Fino all’introduzione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), le aziende europee potevano scegliere liberamente a quale standard fare riferimento per rendicontare le proprie performance ESG. In assenza di linee guida vincolanti, lo standard più diffuso era il GRI – Global Reporting Initiative, riconosciuto a livello internazionale per la sua struttura completa e orientata all’impatto ESG.
Tuttavia, l’approccio volontario ha portato a una grande eterogeneità nei report: ogni azienda seguiva framework diversi (GRI, SASB, CDP, TCFD, ecc.), rendendo difficile la comparabilità dei dati e quindi la valutazione oggettiva degli sforzi di sostenibilità, per raggiungere l’obiettivo comune di miglioramento delle performance ESG.
Il limite principale della grande varietà di standard di rendicontazione era rappresentato dalla scarsa comparabilità delle informazioni e dei dati. Le aziende comunicavano in modi diversi, rendendo difficile valutare impatti, strategie e performance. Intanto, crescevano le pressioni da parte di investitori e banche, che chiedevano informazioni ESG affidabili, comparabili e verificabili. Da qui nasce la necessità di un linguaggio comune, chiaro e normato.
Gli ESRS (European Sustainability Reporting Standards) sono gli Standard Europei di Rendicontazione della Sostenibilità, sviluppati da EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) su mandato della Commissione Europea. Sono il riferimento tecnico e normativo per la rendicontazione della sostenibilità prevista dalla CSRD.
Gli ESRS hanno come obiettivo principale la standardizzazione e la comparabilità delle informazioni ambientali, sociali e di governance (ESG) comunicate dalle aziende europee, migliorando trasparenza, affidabilità e tracciabilità dei dati di sostenibilità.
Gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) rappresentano un framework strutturato per la rendicontazione delle informazioni di sostenibilità da parte delle aziende, suddiviso in quattro aree chiave: standard trasversali, ambiente, sociale e governance.
Questo sistema di reporting, reso obbligatorio dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), garantisce che le aziende europee forniscano informazioni dettagliate e standardizzate, facilitando la comparabilità e la valutazione delle loro performance di sostenibilità.
Per condurre un'analisi di materialità robusta e credibile, si possono seguire cinque fasi fondamentali:
Un elemento cruciale del processo è il coinvolgimento degli stakeholder, che devono essere consultati sia per le tematiche d’impatto che su quelle finanziarie. Tuttavia, la loro opinione non deve essere l'unica base su cui si fonda l'analisi.