Spesso scambiata come una tra le tante alghe, la Posidonia oceanica è in realtà una pianta marina fondamentale per l’equilibrio dell’ecosistema marino. Questa specie, endemica del Mar Mediterraneo, un tempo ricopriva ampie porzioni dei fondali marini, formando rigogliose praterie sommerse. Queste foreste sottomarine svolgevano un ruolo cruciale, favorendo un’elevata biodiversità marina, migliorando la qualità dell’acqua e proteggendo le coste dall’erosione.
Quali sono le minacce e i benefici della Posidonia oceanica?
Negli ultimi decenni, le praterie di Posidonia oceanica si sono drasticamente ridotte a causa di numerosi fattori:
- Pesca a strascico
- Ancoraggi
- Inquinamento
- Urbanizzazione costiera
Queste attività riducono la qualità dell’acqua, limitano la luce solare indispensabile per la fotosintesi e danneggiano direttamente le piante, scatenando una serie di effetti negativi che si ripercuotono sull’intero ecosistema marino.
La Posidonia oceanica svolge infatti servizi ecosistemici fondamentali. Le sue estese praterie sono habitat vitali per il 20-25% delle specie marine del Mediterraneo, tra cui anche alcune a rischio di estinzione. Oltre a fornire rifugio e nutrimento, assorbono grandi quantità di CO₂, aiutando a mitigare gli effetti del cambiamento climatico e rallentano il moto ondoso, proteggendo le spiagge dalla forza del mare.
Posidonia spiaggiata non è un problema ma un fenomeno naturale
Quando si accumula sulla battigia, la Posidonia spiaggiata viene spesso vista come un fastidio da rimuovere. In realtà, queste formazioni, chiamate “banquettes”, hanno una funzione ecologica fondamentale: creano una barriera naturale contro l’erosione, trattenendo la sabbia e assorbendo l’energia delle onde. Quindi, eliminare queste masse vegetali senza criterio significa indebolire la difesa naturale delle coste.
PosiFARM: il progetto di rigenerazione nel golfo di Napoli
Di fronte al rapido declino delle praterie di Posidonia oceanica, è fondamentale agire con soluzioni concrete e innovative per favorirne la rigenerazione e salvaguardare l’equilibrio dell’ecosistema marino. Con questo obiettivo nasce PosiFARM, un progetto promosso dall’Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola, dal suo ente gestore CSI Gaiola Onlus e dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn.
Il cuore del progetto è la coltivazione della Posidonia a partire dai suoi frutti, chiamatti "olive di mare", che, trasportati dalle correnti, approdano sulle spiagge. Una parte di questi frutti viene recuperata e fatta germogliare in vasche apposite, dove le giovani piantine possono rafforzarsi in un ambiente controllato, prima di essere reintrodotte in mare.
Parallelamente, un’altra parte dei semi viene seminata direttamente sui fondali marini del Parco della Gaiola, in aree selezionate in base alle condizioni ideali per favorire l’attecchimento e la crescita delle nuove praterie. Un gesto semplice, ma fondamentale per restituire vita ai fondali di Posillipo.
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Come finanziare i progetti grazie a Green Future Project
Green Future Project offre strumenti innovativi per sostenere la rigenerazione della Posidonia oceanica e proteggere l’ecosistema marino. Attraverso la nostra dashboard interattiva, puoi monitorare in tempo reale le metriche legate allo stato delle praterie di Posidonia, visualizzare i dettagli specifici di ogni progetto e seguirne i progressi.
E grazie all’integrazione del widget personalizzabile sul tuo sito web potrai condividere il tuo impegno in modo autentico e senza rischi di greenwashing, con informazioni trasparenti e verificabili, rafforzando così la fiducia di partner e stakeholder.