La plastica è diventata una delle più grandi sfide ambientali del nostro tempo, in grado di compromettere habitat marini su cui dipendono interi ecosistemi. Con una produzione globale in continua crescita, gli effetti di questo materiale sull'ecosistema marino sono devastanti. In questo blog, esploreremo le differenze tra macro e microplastiche, come si formano, e il loro impatto sugli oceani.
Nonostante non esista una definizione ufficiale, le microplastiche vengono comunemente definite come frammenti di plastica con dimensioni inferiori ai 5 millimetri. Oltre questa soglia, si parla di macroplastiche, mentre i frammenti ancora più piccoli, nell'ordine dei nanometri, sono noti come nanoplastiche.
Le microplastiche rappresentano una grave minaccia per gli habitat marini: difficili da eliminare, vengono facilmente ingerite dagli organismi marini, causando danni alla biodiversità e contaminando l'intera catena alimentare, fino ad arrivare anche a noi.
La plastica che invade gli oceani si frammenta attraverso vari processi naturali e antropici, tra cui:
Questi processi trasformano la plastica in una minaccia invisibile ma persistente, con un impatto devastante su tutto l’ecosistema acquatico.
I dati sulla produzione e sull’inquinamento da plastica sono impressionanti e mostrano quanto urgente sia il problema:
Si stima che oggi negli oceani siano presenti circa 300 milioni di tonnellate di plastica, un dato che richiede interventi immediati ispirati ai principi della blue economy, per promuovere soluzioni sostenibili e ridurre drasticamente questo inquinamento.
La plastica è una delle principali minacce alla biodiversità marina, con effetti devastanti su numerose specie di animali marini, dagli uccelli ai mammiferi, fino ai rettili. I suoi impatti si manifestano attraverso due principali meccanismi:
Oltre ai danni fisici, la plastica rappresenta una minaccia chimica poiché agisce come veicolo per i POP (Persistent Organic Pollutants), sostanze organiche persistenti altamente tossiche.
La plastica non è solo un problema visibile di inquinamento, ma anche un rischio nascosto che mina la salute e la biodiversità degli ecosistemi marini. Affrontare questa crisi richiede azioni decise per ridurre l'uso della plastica e proteggere la vita marina.
Grazie a Green Future Project, le aziende hanno l'opportunità di investire in progetti ambientali che puntano a ripulire gli oceani dalla plastica, contribuendo direttamente alla salvaguardia degli habitat marini. La tecnologia di Green Future Project facilita il monitoraggio dei progressi, offrendo una dashboard dedicata dove le aziende possono visualizzare la quantità di plastica rimossa dal mare in kg e visualizzare i dettagli del progetto, come i benefici per la biodiversità marina e le comunità locali, resi possibili dagli investimenti in questo progetto.