Ogni evento lascia un’impronta. L’obiettivo non è “annullarla”, ma misurarla, ridurla e compensare solo ciò che resta, in modo trasparente e credibile. Un approccio strutturato rafforza la reputazione, risponde alle aspettative degli stakeholder e genera valore nel tempo.
Un evento sostenibile è progettato e gestito per minimizzare gli impatti ambientali, valorizzare quelli sociali e ottimizzare le risorse economiche. Significa integrare scelte consapevoli in tutte le fasi: location, mobilità, energia, materiali, catering, allestimenti, comunicazione e gestione dei rifiuti.
Vediamo ora due scenari per rendere un evento sostenibile:
Quando l’evento è una singola occasione, una conferenza, una serata di lancio, una festa aziendale, un summit che non si ripete come format, si parte da una stima delle emissioni: energia, spostamenti di relatori e partecipanti, materiali e allestimenti. Non servono analisi complesse, ma una contabilità chiara, coerente con le ISO di riferimento: per l’organizzazione in linea alla ISO 20121, per il calcolo della CO₂e la ISO 14064-1 o GHG Protocol.
Da qui il lavoro procede su due binari: ridurre il superfluo (logistica più efficiente, materiali riutilizzabili, catering responsabile) e compensare ciò che resta con crediti di carbonio certificati. La parola chiave è tracciabilità: dichiarare quante emissioni sono state compensate, con quali progetti e secondo quali standard (es. VCS) rafforza la credibilità. È un percorso lineare: misuro → riduco → compenso il residuo e comunico in modo verificabile.
2) Se il format si ripete (ricorrente o itinerante)
Quando l’evento prevede più edizioni o tappe in città diverse, l’obiettivo è gestire un percorso nel tempo. In questo contesto, la compensazione “evento per evento” può risultare insufficiente o poco credibile: serve un sistema di gestione della sostenibilità ispirato alla ISO 20121, affiancato dalla ISO 14064-1 o GHG Protocol per misurazione e rendicontazione delle emissioni.
A questo si aggiunge la creazione di un framework di riduzione continua, ovvero un programma su misura che definisce obiettivi concreti e verificabili, con impegni chiari edizione dopo edizione per ridurre progressivamente l’impatto.
In concreto, si struttura un ciclo continuo:
Progettazione: integrazione di criteri ambientali, sociali ed economici nella regia (fornitori, logistica, ospitalità).
Misurazione: raccolta, a ogni edizione, di dati comparabili su consumi ed emissioni (scope 1, 2 e 3).
Framework di riduzione continua: definizione di KPI e target S.M.A.R.T., piano d’azione per aree prioritarie (mobilità, energia, materiali, rifiuti, acqua), roadmap pluriennale, responsabilità e governance, con revisioni periodiche e meccanismi di escalation se gli obiettivi non sono raggiunti.
Miglioramento: implementazione di azioni correttive e rendicontazione dei progressi edizione dopo edizione, con evidenza dei risultati rispetto ai target.
Compensazione del residuo: solo dopo aver ridotto al minimo le emissioni evitabili, si procede con la compensazione delle rimanenti con l’acquisto di crediti di carbonio preferiti ai soli avoided emissions.
Esito atteso: un format che migliora nel tempo grazie a obiettivi chiari, dati verificabili e reportistica trasparente, con messaggi solidi per stakeholder e pubblico.
Tecnicamente, nessun evento è davvero “a impatto zero”. L’obiettivo corretto è ridurre l’impatto quanto più possibile e compensare solo le emissioni residue tramite crediti di carbonio certificati.
Puoi comunicare che l’evento è stato carbon neutral solo se:
hai misurato accuratamente le emissioni (scope 1, 2 e 3);
hai ridotto al minimo le emissioni evitabili con azioni concrete;
compensi esclusivamente il residuo con crediti certificati e tracciabili;
i crediti sono preferibilmente di rimozione (removal) e non solo di evitamento (avoided emissions);
la comunicazione è trasparente e verificabile (metodologia, dati, progetti e standard utilizzati).
Nota terminologica
Evita claim assoluti come “evento a impatto zero”, preferisci frasi più chiare e esplicative come:
“L’evento è carbon neutral: abbiamo misurato le emissioni secondo ISO 14064-1 / GHG Protocol, ridotto gli impatti dove possibile e compensato le emissioni residue con crediti certificati (es. VCS), privilegiando progetti di rimozione.”
Cosa non deve mancare nella comunicazione
Metodologia di calcolo come ISO 14064-1 o GHG Protocol, e esplicita i confini considerati, come le emissioni scope 1-2-3;
Dati chiave: i consumi monitorati, il totale della CO₂e calcolata prima e dopo l'evento, le azioni di riduzione messa in atto e, infine, quota residua compensata;
Progetti di compensazione: che tipologia di progetto è stata scelta (removal/avoidance), qual è lo standard di riferimento (es. VCS), i benefici che il progetto genera, il luogo dove si trova il progetto ambientale e codice del credito;
Impegni futuri: dichiarare quelli che sono gli obiettivi di riduzione per le prossime edizioni.
Green Future Project ti affianca nella progettazione e realizzazione del tuo evento aziendale sostenibile. Attraverso un approccio strutturato e trasparente, GFP accompagna passo dopo passo le organizzazioni in tutte le fasi del percorso: dalla misurazione delle emissioni alla definizione di strategie di riduzione continua, fino alla compensazione delle emissioni residue con crediti certificati.
Che si tratti di un singolo evento o di un format replicato nel tempo, il nostro obiettivo è rendere la sostenibilità misurabile, concreta e comunicabile, costruendo esperienze che generano valore ambientale (con una progressiva riduzione delle emissioni aziendali), sociale e reputazionale.
Vuoi organizzare un evento sostenibile?
Scopri come GFP può supportarti nella progettazione, misurazione e comunicazione del tuo prossimo evento green.
La Climate Impact Dashboard è lo strumento digitale di GFP che consente di monitorare, comunicare e valorizzare in modo trasparente l’impatto ambientale positivo generato dalle attività aziendali e dagli eventi.
Attraverso la dashboard, ogni impresa può tenere traccia in tempo reale dei risultati delle proprie azioni: alberi piantati, ettari di foresta protetta, coralli rigenerati, energia pulita prodotta, CO₂ assorbita o evitata. I dati sono concreti, verificabili e facilmente accessibili, perché derivano da progetti certificati, di conservazione foreste o energie rinnovabili, o da approcci science-backed.
Questo livello di trasparenza aiuta a evitare rischi di greenwashing e rende la comunicazione più solida verso stakeholder interni ed esterni. La dashboard diventa così uno strumento centrale per valorizzare l’impegno in sostenibilità, grazie a una presentazione chiara, coinvolgente e scientificamente validata dei risultati.
Organizzare un evento sostenibile non significa solo ridurre l’impatto ambientale, ma anche generare valore duraturo per persone, brand e territorio. La sostenibilità diventa un elemento distintivo che rafforza la reputazione aziendale, comunica coerenza con i propri valori e crea connessioni autentiche con il pubblico.
Gli eventi sostenibili promuovono un’esperienza più consapevole, capace di coinvolgere i partecipanti in modo attivo e responsabile. Dal punto di vista economico, investire in soluzioni green favorisce l’efficienza organizzativa e riduce sprechi di risorse, un vantaggio concreto nel medio e lungo termine.
Infine, un evento sostenibile contribuisce agli obiettivi ESG e agli standard internazionali, come la ISO 20121, diventando così un potente strumento di innovazione e di comunicazione dell’impegno sociale e ambientale dell’azienda.