Nel panorama odierno della sostenibilità ambientale, le aziende sono sempre più consapevoli della propria impronta di carbonio, cioè il totale dei gas a effetto serra emessi direttamente e/o indirettamente e solitamente espresso in tonnellate di CO2 equivalente.  Nonostante gli sforzi compiuti per misurare e ridurre le emissioni, le aziende si ritrovano con emissioni residue che si rivelano difficili da eliminare completamente. Da questo punto di partenza, andiamo adesso ad approfondire la tematica della compensazione delle emissioni attraverso l’acquisto di crediti di carbonio certificati.

Infatti, le emissioni residue si possono compensare attraverso l’investimento in crediti di carbonio certificati che mitigano o evitano la stessa quantità di gas serra emessi. Attraverso questo processo si possono adottare azioni concrete verso il raggiungimento dell’obiettivo Net Zero, supportando, al tempo stesso, progetti volti alla salvaguardia degli ecosistemi.

Cosa sono i crediti di carbonio?

The Conservation International Foundation (CI) -  un’organizzazione no-profit che opera a livello internazionale e attiva su più di 30 paesi per fare divulgazione e accrescere la consapevolezza sulle tematiche ambientali, definisce un credito di carbonio come:

"Una riduzione di 1 tonnellata di emissioni di gas serra per compensare altrettante emissioni prodotte altrove. Un credito di carbonio può essere acquistato, venduto o scambiato prima di essere “ritirato",ovvero quando non può più essere scambiato o venduto e assicurando così che solo l'acquirente possa rivendicare la riduzione delle emissioni associate a quel credito."

Nel mercato volontario del carbonio, i progetti devono essere certificati per ricevere crediti di carbonio. Per ottenere sia la certificazione che i crediti di carbonio, il progetto proposto deve dimostrare la sua capacità di evitare o ridurre le emissioni. Esistono diverse tipologie di progetti, da quelli nature-based a quelli tecnologici: la conservazione delle foreste, i progetti di riforestazione, l'energia rinnovabile o le clean cookstoves sono solo alcuni esempi dei progetti che possono essere proposti a un registro per ottenere la certificazione dei crediti di carbonio. Ogni registro ha i propri standard e le proprie metodologie, a cui un progetto deve conformarsi per essere accettato e ricevere i crediti di carbonio.

I crediti di carbonio, conosciuti anche come Verified Carbon Units, sono, infatti, rilasciati sulla base del volume previsto di emissioni che si prevede un singolo progetto possa evitare o ridurre. Le unità non vengono rilasciate tutte insieme: le attività di monitoraggio e verifica vengono svolte regolarmente, per dimostrare, anno per anno, che le emissioni previste vengono realmente evitate o ridotte. Una volta concluso questo processo, sarà possibile rilasciare la prossima emissione di crediti di carbonio.

Nel mercato volontario dei crediti di carbonio, tutti, tra cui aziende e singoli individui, possono acquistare crediti di carbonio per compensare la propria impronta carbonica. Questo investimento dovrebbe essere fatto solo dopo aver condotto un’analisi di misurazione dell'impronta carbonica e aver adottato una concreta strategia per mitigare le proprie emissioni: la compensazione, infatti, dovrebbe riguardare solo le emissioni residue. Quest’ultima può essere fatta solo attraverso l’acquisto e il ritiro di crediti di carbonio certificati.

Il ritiro dei crediti di carbonio è lo step obbligatorio per rendere effettiva l’attività di compensazione: infatti, una volta ritirati dal registro di appartenenza, i crediti cessano di esistere, assicurando il loro unico utilizzo ed evitando così rischi come il double counting.

I crediti di carbonio possono essere ritirati direttamente dall’utilizzatore finale o da un ente/soggetto che lo faccia in sua vece. Una volta finalizzato il processo, viene fornito il certificato ufficiale del ritiro sul quale sono riportati tutti i dettagli della transazione avvenuta. Il documento può essere utilizzato a fini comunicativi come dichiarazione dell’avvenuta compensazione. 

I progetti di credito di carbonio possono essere difficili da monitorare. La tecnologia satellitare rappresenta un alleato perfetto: collegati con ogni parte del mondo, i satelliti sono in grado di raccogliere dati chiave sullo stato del progetto e sul suo andamento. Infatti, le immagini satellitari possono rilevare dati essenziali per una comprensione approfondita del progetto, anche se appartenente al mondo dei crediti di carbonio: ad esempio, è possibile monitorare la biomassa in superficie, consentendo una visione chiara e trasparente del progetto certificato in cui si è investito.

La differenza tra "Carbon Avoidance" e "Carbon Removal"

La mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico possono essere affrontati con un duplice approccio, che prevede sia l’evitare la generazione di nuove emissioni (Carbon Avoidance) sia  la rimozione di quelle già emesse in atmosfera (Carbon Removal).

La carbon avoidance si riferisce all'insieme di attività volte a evitare che ulteriori emissioni vengano rilasciate nell'atmosfera, contribuendo così ad alterare le condizioni climatiche e a peggiorare il riscaldamento globale. Esempi di progetti focalizzati sulla carbon avoidance sono: energia rinnovabile, efficienza delle operazioni industriali, conservazione delle foreste, eliminazione della deforestazione.  La carbon avoidance mira quindi a intervenire sulle cause delle emissioni, adottando un approccio di mitigazione.

La rimozione del carbonio, invece, si concentra sulla rimozione della CO2e già presente nell'atmosfera. Questo approccio comprende azioni quali: la riforestazione, la cattura del carbonio direttamente dall'aria (Direct Air Capture - DAC), la massimizzazione della gestione del suolo o l'utilizzo del Biomass Carbon Removal and Storage (BiCRS). Quindi, mentre la strategia carbon avoidance adotta un approccio di mitigazione lavorando alla fonte delle emissioni di gas serra, quella di carbon removal adotta un approccio di adattamento, concentrandosi sulla gestione delle emissioni già presenti nell'atmosfera e minimizzandone gli effetti negativi attraverso la riduzione delle emissioni stesse. 
La rimozione del carbonio non deve essere confusa con la cattura e lo stoccaggio del carbonio (Carbon Capture and Storage - CCS), che si concentra sulla cattura delle emissioni alla fonte, evitando che entrino nell'atmosfera.

Trasparenza e monitoraggio

Il monitoraggio dei progetti è una parte fondamentale per garantire l'efficacia delle attività pianificate e dei risultati previsti. I progetti nature-based possono diventare molto difficili da monitorare, per diverse ragioni quali l'estensione o la località di un'area, o attività come il campionamento manuale. 

Per monitorare e tenere sotto controllo lo stato di avanzamento di un progetto, il monitoraggio satellitare rappresenta uno strumento molto efficace: attraverso le immagini satellitari, infatti, è possibile raccogliere dati chiave in tempo reale, fornendo un quadro completo dell'andamento di un singolo progetto. Green Future Project ha integrato la tecnologia di Orbify, un’azienda che fornisce analisi satellitari, semplificando la misurazione dell’impatto ambientale e consentendo un monitoraggio efficace per i progetti.

Le immagini ottiche sono fornite dalla missione Copernicus Sentinel-2 dell'Agenzia Spaziale Europea e dal programma Landsat della NASA. I dati, comprese le informazioni provenienti da altri due satelliti come Lidar e SAR, vengono poi raccolti dalla piattaforma di dati geospaziali Orbify. Grazie a questa integrazione siamo in grado di monitorare lo stato dei nostri progetti tracciando dati come: la perdita e la  crescita delle foreste, l'altezza delle chiome, i livelli di biomassa e altri dati chiave, come l'indice di salute della vegetazione e la qualità dell'aria.

Per ogni progetto viene incorporato un set personalizzato di componenti da monitorare, che fornisce risultati specifici che si adattano perfettamente alle esigenze di monitoraggio e alle caratteristiche del progetto.

I crediti di carbonio sono fondamentali per promuovere la sostenibilità, in particolare attraverso progetti incentrati sulla conservazione delle foreste e sul loro inestimabile ruolo nel sequestro del carbonio. Incentivando gli sforzi di conservazione e ripristino delle foreste, i progetti legati ai crediti di carbonio non solo mitigano le emissioni, ma proteggono anche la biodiversità e sostengono le comunità locali.